Carcere di Perugia invaso dai topi, un Assistente Capo: sta diventando una guerra tra Poliziotti e ratti
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NOTIZIE Carcere di Perugia invaso dai topi, un Assistente Capo: sta diventando una guerra tra Poliziotti e ratti 19/08/2018 

Topi nel carcere di Perugia Capanne! A dirlo un Assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria iscritto all’Osapp, sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria. «Abbiamo grossi, ma grossi problemi con i ratti – ci dice con un audio su WhatsApp -, sta diventando una guerra tra guardie e ratti, oltre alle note problematiche con i detenuti».

Pare proprio che la situazione stia divenendo insostenibile e tra il personale ci sarebbe notevole preoccupazione. «Sono animali – continua Assistente capo coordinatore – che possono trasmettere malattie, anche gravi».

La loro presenza, però, creerebbe anche un problema di altra natura. A quanto pare il veleno contro i topi sarebbe posizionato nella struttura, ma questo non sembrerebbe bastare.

Perché? «Gli stessi detenuti – afferma – gettano pane e frutta dalle finestre e i topi non mangiano il “grano avvelenato” (attratti, evidentemente, da ben altro di più gustoso ndr)».

 

 

Inutile dire che i loro livelli di riproduzione sono molto alti e “ben pasciuti” lo sono ancora di più. «Li troviamo nelle sezioni – afferma sconsolato -, ma persino nei cassetti delle scrivanie. Siamo arrivati ad un punto veramente drammatico. A noi anche il compito di controllare i detenuti che gettano dalle finestre il pane e la frutta. Ripeto non siamo alle interno dei reparti, abbiamo le telecamere che controllano e non possiamo più entrare all’interno e ci sono delle sezioni al terzo piano, lato A e lato B, che fino alle 17,30 sono chiuse. Noi non siamo, quindi, nella possibilità di vedere il detenuto che getta pane e frutta dalla finestra».

Stante quanto raccontato nel messaggio, il problema sta diventando molto grave e di difficile gestione, almeno per gli agenti. E da, quanto ci è stato possibile capire dal punto operativo, nella disponibilità della Polizia Penitenziaria, non ci sarebbe la possibilità di vedere manovre tali da poter permettere agli operatori stessi di vedere reclusi gettare materiale dalla finestra.

«Se all’interno dei reparti arrivano i ratti – afferma – si sa bene che mangiano di tutto, pure i cavi delle telecamere. Speriamo – mi devo accertare dice – che non ci siano all’interno della mensa, il problema diventerebbe ancora più serio. Quello che volevo segnalare, quindi, è che abbiamo una emergenza ratti. Qualche giorno fa – conclude – ho fatto la notte, ne ho ammazzati quattro e me ne sono passati davanti dieci».

Ci riserviamo, nei prossimi giorni, la volontà di sentire i vertici dell’istituto di pena di Perugia Capanne per sapere qual è la situazione e quali rimedi si stanno attivando. Anche perché se il problema è di questa portata, e non abbiamo motivo per dubitare dell’Assistente capo, a rischiare non sono solo gli angeni, ma anche la popolazione detenuta.

umbriajournal.com


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