Carceri di massima sicurezza: accordo tra USA e Brasile per aiutare il Paraguay
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NOTIZIE Carceri di massima sicurezza: accordo tra USA e Brasile per aiutare il Paraguay 15/02/2020 

Brasile e Stati Uniti aiuteranno il Paraguay a migliorare il sistema penitenziario nazionale, ed in special modo le strutture di massima sicurezza, con l'obiettivo di evitare evasioni di massa come quella avvenuta lo scorso gennaio nel carcere di Pedro Juan Caballero. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia paraguaiano, Cecilia Perez. "Abbiamo chiuso un accordo con il Brasile per la formazione degli agenti penitenziari che lavorano in strutture di massima sicurezza mentre con gli Stati Uniti abbiamo concordato l'invio di esperti che realizzeranno prima un audit per poi elaborare un piano d'azione", ha dichiarato Perez.

La questione era stata discussa lo scorso 31 gennaio durante una riunione tra il ministro della Giustizia brasiliano, Sergio Moro, ed il suo omologo paraguaiano, Cecilia Perez, tenuta presso il ministero della Giustizia brasiliano. Al centro del colloquio, segnala l'agenzia di stampa ufficiale "Ip", le recenti azioni compiute dal Primeiro Comando da Capital (Pcc), organizzazione criminale con base a San Paolo, e dal Comando Vermelho (Cv), con base a Rio de Janeiro. "Abbiamo discusso progetti di riforma, e la creazione di forze speciali per i casi di massima sicurezza", ha dichiarato Perez. "Si è parlato anche di sostegno a operazioni congiunte e di interscambio di informazioni del sistema penitenziario", ha aggiunto.

Perez ha affermato che la problematica principale è legata al Pcc che, che con oltre 70 membri nelle carceri paraguayane, ha una maggior capacità di reclutamento. Il governo di Assunzione concorda con quello brasiliano sulla necessità di affrontare queste fazioni all'interno delle carceri. "Il governo brasiliano sta adottando delle misure e per noi è importante vedere se queste misure avranno successo per evitare di ripetere errori del passato", ha dichiarato Perez. Tra le misure al vaglio anche quella di rimpatriare questi detenuti per via extra giudiziale. Il ministro paraguaiano ha criticato in questo senso "la lentezza della giustizia in alcuni casi".

Il 19 gennaio all'alba 76 prigionieri sono fuggiti dal carcere paraguayano di Pedro Juan Caballero, al confine col Brasile. "La fuga è avvenuta nella mattinata di domenica attraverso un tunnel costruito dai prigionieri", ha spiegato un portavoce della polizia paraguayana. La maggior parte dei fuggitivi sarebbero membri del Pcc. Tra loro, riportano i media locali, si trovano alcuni dei protagonisti di un violento scontro in carcere tenuto lo scorso 16 giugno, chiuso con la morte per decapitazione di dieci prigionieri.

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