Cassazione accoglie ricorso di Giuseppe Graviano: occorrono altri elementi per provare contatti con la 'ndrangheta per gli attentati ai Carabinieri
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MAFIA 41-BIS Cassazione accoglie ricorso di Giuseppe Graviano: occorrono altri elementi per provare contatti con la 'ndrangheta per gli attentati ai Carabinieri 23/07/2018 

La Corte di Cassazione rimette in discussione alcune delle dichiarazioni dei pentiti Gaspare Spatuzza e Consolato Villani. Occorre rintracciare "dirette indicazioni", sui "contatti tra Giuseppe Graviano e gli esponenti della 'ndrangheta" rispetto "alla consumazione degli attentati contro appartenenti alle istituzioni", scrive la suprema Corte.

Invece, "gli unici passaggi motivazionali" sui "rapporti tra il boss di Cosa Nostra Graviano e i calabresi ai fini della consumazione dei delitti riguardano le dichiarazioni di Gaspare Spatuzza e poi quelle rese da Antonino Lo Giudice e Consolato Villani".

Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con la quale ha accolto il ricorso di Giuseppe Graviano, boss di Brancaccio, già detenuto al 41 bis, contro le misure cautelari emesse un anno fa nei suoi confronti nell'ambito dell'inchiesta a Reggio Calabria sugli attentanti del '93 e del '94 contro i Carabinieri in Calabria. Secondo la difesa di Graviano, l'ordinanza manca di gravi indizi di colpevolezza.

Il pentito Gaspare Spatuzza, rendendo dichiarazioni sulla strategia stragista di Cosa nostra aveva parlato di solidi rapporti dei Graviano con le cosche calabresi, e in particolare dell'intervento della 'ndrangheta negli attentanti contro i carabinieri a dicembre '93 e a inizio '94, dei quali gli avrebbe riferito lo stesso Graviano.


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