Catello Maresca: sono cresciuto con la Polizia Penitenziaria. L'indagine su SMCV l'avrei affidata al NIC
Home > MAFIA 41-BIS

 

MAFIA 41-BIS Catello Maresca: sono cresciuto con la Polizia Penitenziaria. L'indagine su SMCV l'avrei affidata al NIC 18/06/2020 

Il magistrato della DDA di Napoli, dr. Catello Maresca è intervenuto a “Pausa Caffè", web talk show campano, e ha parlato della gestione delle carceri dopo i fatti di Santa Maria Capua Vetere, con l'avvenuta notifica dei Carabinieri agli agenti di Polizia Penitenziaria e la successiva rivolta nel carcere casertano.

In particolare, è stato chiesto al Dr. Maresca perché le indagini sulle presunte violenze dei Poliziotti penitenziari sui detenuti di Santa Maria Capua Vetere, non sono state affidate al NIC della Polizia Penitenziaria.

Ecco le sue parole:

"Proprio ieri ho fatto gli auguri al Nucleo Investigativo Centrale, il N.I.C. della Polizia Penitenziaria, che l'altro giorno ha compiuto tredici anni dalla sua istituzione . E l'ho fatto non con le sole frasi di rito, consentitemi, ma con la sostanza di chi ha collaborato fianco a fianco con poliziotti e dirigenti della Polizia Penitenziaria in indagini anche particolarmente significative.

Io ricordavo alcune persone che si chiamano Nicola Schiavone, Pasquale Zagaria, Michele Bidognetti, purtroppo nomi e cognomi a noi tristemente noti. Indagini che sono state portate avanti brillante mente del N.I.C., facendo anche un'esperienza operativa ... guardate, io nella mia esperienza lavorativa ho sempre cercato di lavorare con le eccellenze investigative, ma non così a caso, ma con le eccellenze che avessero dimostrato sul campo operativamente le proprie qualità.

È chiaro che La Guardia di Finanza è brava nel fare un certo tipo di indagini, che sono quelle di natura patrimoniale, fiscale, tributaria; i Carabinieri sono più bravi nel controllo del territorio, nella ramificazione dei rapporti, la Polizia altrettanto; la Polizia Penitenziaria ha un ulteriore specializzazione che deriva dal fatto di conoscere bene le dinamiche di un mondo, che noi stiamo solo scoprendo in queste settimane, ma le carceri rappresentano un mondo con le sue logiche, con le sue dinamiche, con i suoi rapporti di forza, con le sue modalità operative. Allora, chi conosce questo mondo, perché ci opera tutti i giorni, è chiaramente avvantaggiato rispetto a chi, invece, deve intervenire dall'esterno...

Veramente io con soddisfazione posso dire di aver cresciuto e di essere cresciuto insieme alla Polizia Penitenziaria, perché anche io tredici anni fa iniziavo il mio percorso alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, quindi siamo cresciuti insieme. Loro hanno cresciuto me e io ho cresciuto loro nell'evoluzione investigativa. E quindi, veramente, posso testimoniare direttamente la loro capacità operativa, le loro qualità.

È chiaro che l'indagine l'avessi fatta io, l'avrei fatta fare al N.I.C. Ma io rispetto le posizioni e le idee di tutti i colleghi: ogni collega ha il suo modo operativo e la possibilità di sviluppare la propria autonomia e indipendenza e si sceglie la polizia giudiziaria che ritiene. Io spero solo che le accuse ... siano almeno parzialmente fondate.

E voglio chiarire: un atto così invasivo, così dirompente deve avere delle solide fondamenta no? Perchè se no diventa solo quella spettacolarizzazione della giustizia che non fa bene a nessuno. È interesse di tutti, a partire dalla Polizia Penitenziaria di isolare le mele marce ... perchè purtroppo capita, in ogni famiglia c'è la pecora nera. Se ci sono, è interesse primario delle istituzioni ... noi spesso lo dimentichiamo ... le istituzioni sono sacre!

La Polizia Penitenziaria è un'istituzione dello Stato, è un Corpo di polizia che opera in situazioni che noi oggi stiamo scoprendo essere difficili e disagiate. Allora, l'istituzione della Polizia Penitenziaria è sacra! Se anche qualcuno sbaglia va sanzionato, ma l'istituzione va salvaguardata, va rispettata! Quindi, in questo senso io, ripeto da un punto di vista umano, ho condiviso un po' le preoccupazioni lanciate da molti sindacati della Polizia Penitenziaria sulle modalità operative, perché questa modalità rischia di inficiare poi il rispetto che la Polizia Penitenziaria deve avere all'interno del carcere, perchè ... in certe dinamiche il rispetto è tutto ... se tu non sei rispettato non puoi mai compiere bene il tuo dovere, no?".

 


Google News Penitenziaria.it SEGUICI ANCHE SU GOOGLE NEWS