Cucchi-bis: Carabinieri cancellarono con bianchetto ogni traccia del passaggio di Cucchi dalla Compagnia Casilina
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SENTENZE E PROCESSI Cucchi-bis: Carabinieri cancellarono con bianchetto ogni traccia del passaggio di Cucchi dalla Compagnia Casilina 11/07/2018 

Per leggere il nome di Stefano Cucchi nel registro dei fotosegnalamenti della Compagnia Casilina dei carabinieri bisogna rimuovere una striscia di bianchetto. Una pratica non regolare emersa dalle testimonianze dell’udienza di oggi, 11 luglio, del processo per l’omicidio preterintenzionale del geometra romano. Uno dei temi del processo Cucchi è proprio quello della cancellazione delle tracce del passaggio del giovane arrestato poco prima in un parco del Tuscolano, nella caserma dei carabinieri dove, secondo l’accusa sarebbe stato pestato e un fotosegnalamento avrebbe immortalato l’opera di chi lo aveva ridotto così.

Prima del Cucchi-bis l’operato dei carabinieri era come avvolto in un cono d’ombra finché un fascicolo di 50 pagine scritto dalla polizia giudiziaria non ricostruì le prime tappe del calvario di un arrestato per spaccio che, secondo l’accusa, morirà sei giorni dopo, nascosto nel letto di un “repartino” penitenziario del Pertini, per le conseguenze di quell’impresa compiuta da uomini in divisa.

Nel documento della Procura, alla base di questo processo, si sottolinea che «fu cancellata inoltre ogni traccia di passaggio di Cucchi dalla Compagnia Casilina per gli accertamenti fotosegnaletici e dattiloscopici al punto che fu contraffatto con bianchetto il registro delle persone sottoposte a fotosegnalamento». Poi si aggiunge che nel verbale di arresto non si diede atto del mancato fotosegnalamento e che Stefano Cucchi «non fu arrestato in flagranza per il delitto di resistenza a pubblico ufficiale perpetrato nei locali della compagnia carabinieri di Roma Casilina, né fu denunciato per tale delitto. Omissione che può ragionevolmente spiegarsi solo con il fine di non fornire agli inquirenti alcun elemento che potesse spostare l’attenzione investigativa sui militari del comando stazione carabinieri di Roma Appia». Infatti, il primo processo si concentrò su alcune guardie carcerarie e sul personale dell’ospedale Pertini.

Dopo la conferma, nelle recenti udienze, che i registri della Caserma di Tor Sapienza, dove Cucchi passò la notte in guardina, furono manipolati per minimizzare le condizioni, il particolare della cancellazione del bianchetto è stato ribadito da alcuni militari dell’Arma in servizio il 15 ottobre 2009, data dell’arresto di Cucchi, ascoltati oggi alla Prima Corte d’Assise di Roma nell’udienza del processo che vede imputati cinque carabinieri, tre dei quali per omicidio preterintenzionale, mentre altri due appartenenti all’Arma sono accusati di calunnia e falso.
Sul registro dei fotosegnalamenti, un rigo è cancellato con ...


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