Detenuti in gita turistica negli ospedali: escono dal carcere in codice rosso e arrivano al pronto soccorso in codice bianco
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NOTIZIE Detenuti in gita turistica negli ospedali: escono dal carcere in codice rosso e arrivano al pronto soccorso in codice bianco 15/07/2018 

«Turismo penitenziario», così l’Osapp ha definito il via vai di detenuti che, con una frequenza quasi quotidiana, lasciano il Carcere per raggiungere il più vicino Ospedale. Nulla di strano se in ballo c’è la salute o il rispetto per le persone malate che non deve o non dovrebbe fare distinzioni.

Il punto, per l’organizzazione sindacale, è che nella maggior parte dei casi si tratta di “viaggi” che potevano essere evitati. Come si legge in una nota, i detenuti lasciano la struttura alla periferia di Lecce con un «codice rosso», quello che indica i casi più gravi, diretti a sirene spiegate verso il nosocomio, ma quando arrivano al Pronto Soccorso, il colore assegnato cambia e si trasforma in giallo o addirittura bianco nel 90% o quasi dei casi .

Secondo l’Osapp non è solo uno spreco di tempo per i medici che tolgono attenzione ad altri casi più gravi o di denaro pubblico, ma anche di «sicurezza» come dimostra l’evasione da film di «Triglietta», scappato dal “Fazzi”, dove era stato accompagnato per sottoporsi ad una visita medica.

Non si può sempre sperare che “non ci scappi il morto” o che tutto fili liscio, per questo l’organizzazione sindacale, tramite il suo portavoce Ruggiero Damato ha voluto invitare il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba e tutte le autorità che si occupano di Pubblica Sicurezza ad ascoltare il grido di allarme della Polizia Penitenziaria che sta vivendo uno dei suoi momenti più bui.

Il primo grande problema è la carenza di personale che si scontra, purtroppo, con l’aumento del numero dei detenuti negli istituti di pena. Per gestire tutto ed evitare disagi, gli agenti affrontano turni massacranti di 8 ore, nel migliore dei casi, che arrivano anche a 10 /12 ore lavorative al giorno.

leccenews24 


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