E' ufficiale, la sindrome da Burnout non è una malattia, ma uno dei fattori che influenzano lo stato di salute
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NOTIZIE E' ufficiale, la sindrome da Burnout non è una malattia, ma uno dei fattori che influenzano lo stato di salute 29/05/2019 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) dopo aver vagliato decenni di studi ha stabilito che il Bunrnout (o Burn Out), la sindrome che colpisce i lavoratori sotto stress è un "fenomeno lavorativo", ma non una malattia vera e propria.

Negli anni scorsi si è discusso molto sulle conseguenze del Burnout negli operatori di Polizia Penitenziaria, arrivando ache ad ipotizzare che fosse una delle cause nei suicidi degli appartaneneti alle Forze dell'Ordine.

Nella nuova versione dell'undicesima International Classification of Diseases pubblicata dall’Oms però, la sindrome è inserita nel capitolo "dei fattori che influenzano lo stato di salute": "le persone contattano i servizi sanitari per questo fenomeno, ma non è classificabile come malattia o condizione medica". Secondo l'Oms, "il burnout è una sindrome che deriva dallo stress cronico che si crea sul posto di lavoro e che non è stato gestito bene".

Leggi la notizia sullo stress da lavoro correlato dell'OMS

Leggi il rapporto dellOMS sul Burnout: costi e benefici

 

Caratteristiche del Burnout
Le tre caratteristiche o segni principali di questa condizione sono stati individuati in: senso di esaurimento o debolezza energetica; aumento dell’isolamento dal proprio lavoro con sentimenti di negativismo o cinismo e ridotta efficacia professionale. È una sindrome che riguarda specificatamente l’ambito lavorativo.

Lo stress correlato al lavoro è la risposta che le persone possono avere quando vengono presentate domande e pressioni sul lavoro che non corrispondono alle loro conoscenze e abilità e che mettono alla prova la loro capacità di farvi fronte.

Lo stress derivante dal Burnout si verifica in una vasta gamma di circostanze lavorative, ma è spesso aggravato quando i dipendenti sentono di avere scarso supporto da supervisori e colleghi, nonché un minimo di controllo sui processi di lavoro.

Il primo ad occuparsi di burnout è stato lo psicologo Herbert Freudenberger nel 1974. Il nuovo elenco, Icd-11, che entrerà in vigore nel gennaio 2022, contiene molte altre aggiunte, inclusa la classificazione del «comportamento sessuale compulsivo» come disturbo mentale e il videogioco come una dipendenza, elencandolo insieme al gioco d’azzardo e alle droghe come la cocaina. L’altro cambiamento è la rimozione del transgenderismo dalla lista di disturbi mentali, è elencato nel capitolo «condizioni relative alla salute sessuale».

 

Categorie a rischio del Burnout
Il burnout o o «esaurimento da lavoro» è la risposta ad uno stress emotivo cronico e persistente, caratterizzato da esaurimento fisico ed emotivo, tendenza a considerare le persone come oggetti, sensazione di perdita di significato del proprio operato e ridotta produttività. In genere colpisce coloro che sono impiegati nelle professioni di aiuto, nelle emergenze, nel sociale come medici, infermieri, poliziotti, vigili del fuoco, assistenti sociali, caregiver , ma può colpire anche altre categorie di lavoratori, quella forza lavoro iperattiva, iperconnessa e schiacciata da mille impegni tra lavoro e famiglia. Le donne sarebbero più esposte degli uomini al pericolo di esaurimento psico-fisico.


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