Il Decreto sicurezza e immigrazione spiegato in 10 punti
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NOTIZIE Il Decreto sicurezza e immigrazione spiegato in 10 punti 25/09/2018 

Il Decreto sicurezza spiegato in 10 punti

Decreto sicurezza: ecco cosa cambia per le carceri minorili e per adulti

1. Via la protezione umanitaria. Il decreto prevede l'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari. Si elimina "l'attuale esercizio discrezionale nella concessione, con l'introduzione di una tipizzazione dei casi di tutela complementare, con precisi requisiti per i soggetti interessati".

2. Sei "permessi speciali". La protezione umanitaria viene sostituita da "sei permessi speciali": vittime di grave sfruttamento, motivi di salute, violenza domestica, calamità nel Paese d'origine, cure mediche e atti di particolare valore civile

3. Revocato l'asilo con condanna di primo grado. Il decreto amplia la possibilità di negare o revocare la protezione internazionale ad una condanna in primo grado per i reati di violenza sessuale, lesioni gravi e rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga. È prevista inoltre la sospensione della domanda d'asilo in caso di pericolosità sociale.

4. Stop alla cittadinanza. È prevista la revoca della cittadinanza acquisita dagli stranieri condannati in via definitiva per reati di terrorismo

5. Meno Sprar e più Cas. Il decreto riserva esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dal sistema Sprar. I richiedenti asilo troveranno accoglienza solo nei centro ad essi dedicati: i Cas (Centri di accoglienza secondaria) e i Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo)

6. Più tempo nei Cpr. La durata massima di permanenza nei Centri per il rimpatrio passa da 3 a 6 mesi per facilitare l'espulsione degli irregolari. Il decreto prevede anche "completamento, adeguamento e ristrutturazione" dei centri già presenti sul territorio e la "costruzione" di altri.

7. Espulsioni più facili. Il decreto prevede misure a garantire l'effettività dell'esecuzione dei provvedimenti di espulsione. Il decreto stanzia 500mila euro per il 2018 e 1,5 milioni per il 2019 e 2020.

8. Daspo per terrorismo. Il Daspo per le manifestazioni sportive potrà essere applicato anche agli indiziati per reati di terrorismo. Possibilità di applicare il Daspo urbano anche nei presidi sanitari e in aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli.

9. Taser ai vigili. Il decreto prevede la sperimentazione dei taser da parte di operatori della polizia municipale di Comuni con più di 100mila abitanti.

10. Occupazioni abusive. Vengono inasprite le sanzioni (con reclusione fino a quattro anni e multa) nei confronti di coloro che promuovono o organizzano l'invasione di terreni o edifici.

avvenire.it


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