Milano San Vittore: altre guardie accusate di percosse ai detenuti
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STORIA Milano San Vittore: altre guardie accusate di percosse ai detenuti 23/02/1974 

Tredici avvisi di procedimento si sono aggiunti ai sedici inviati alla fine di gennaio. Tredici nuovi avvisi di procedimento per «abuso di autorità nel ricorso a misure di rigore e lesioni aggravate perché provocate da pubblici ufficali» sono stati inviati ad altrettanti agenti di custodia del carcere di San Vittore dal sostituto procuratore Luigi De' Liguori, che aveva già notificato nel gennaio scorso, per lo stesso motivo, 16 comunicazioni a guardie e al medico della prigione.

I provvedimenti del magistrato sono in relazione ad una denuncia presentata da quattro carcerati, che erano stati sorpresi durante un tentativo di evasione all'alba del primo gennaio. Quel giorno Nicola Giglio, detenuto perché sospettato di omicidio volontario, rapina e ricettazione, Herman Sternn, cittadino tedesco colpito da ordine di cattura della magistratura cìi Monaco di Baviera, per tentato omicidio, furto e ricettazione. Renato Vallenzasca ed Emilio Tasca, in attesa di giudizio per reati contro il patrimonio, tutti tra i 21 e i 24 anni, dopo aver segato le sbarre della cella, al quarto raggio, con una fune fatta con lenzuola annodate, si erano calati in un cortile interno. Poi avevano raggiunto il muro di cinta, ma la guardia di ronda, che li aveva visti, sparò in aria una raffica di mitra per dare l'allarme.

I detenuti, circondati erano bloccati senza opporre resistenza. Secondo l'esposto giunto alla procura della Repubblica, i quattro, dopo essere passati per l'ufficio matricola del carcere, sarebbero stati duramente percossi dalle guardie prima di essere rinchiusi nelle celle di punizione completamente nudi. Secondo un'altra denuncia, inoltre, gli agenti avrebbero picchiato anche quattro detenuti in attesa di processo che erano rinchiusi in una cella attigua a quella dei mancati evasi.

Le 16 comunicazioni giudiziarie emesse alla fine di gennaio nei confronti del comandante delle guardie, di 14 agenti di custodia e del medico della prigione, si riferiscono a questo secondo episodio; quelle inviate oggi al primo. Secondo indiscrezioni, le perizie avrebbero accertato sui detenuti ferite anche gravi; per uno si parla di lesioni a un polmone.

La Stampa 23 febbraio 1974


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