Nuovi guai per l'Assistente Capo della Polizia Penitenziaria accusato di aver trafficato droga e telefoni nel carcere di Pescara
Home > NOTIZIE

 

NOTIZIE Nuovi guai per l'Assistente Capo della Polizia Penitenziaria accusato di aver trafficato droga e telefoni nel carcere di Pescara 08/06/2019 

Si aggrava la posizione di un assistente Capo della Polizia Penitenziaria, P.C. di 51 anni e residente a Pescara, che è stato arrestato ieri dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara con l'accusa di corruzione.

Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Paolo Pompa, hanno fatto luce sulle condotte illecite dell'agente di Polizia Penitenziaria che in più occasioni avrebbe ricevuto denaro o altre utilità in cambio di "favori" ai detenuti, ai quali metteva a disposizione anche il suo telefono cellulare per chiamate non consentite, oppure consegnava dei mini-telefoni ai detenuti.

A far scattare le indagini nei mesi scorsi, era stato il ritrovamento di due telefoni ad opera della Polizia Penitenziaria, uno addosso ad un detenuto e uno in una cella. Già in quella occasione P.C. era stato tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio, insieme ad un 22enne albanese venuto da Roma a Pescara per un colloquio in carcere con un connazionale. In quell'occasione l'albanese aveva consegnato a P.C. cocaina ed hashish ed un micro telefono cellulare da far arrivare all'amico detenuto, oltre a 50 euro che costituivano il prezzo della corruzione.

L'immediata perquisizione dell'armadietto di servizio in uso a P.C. all'interno del carcere aveva consentito ai poliziotti di rinvenire più di 40 grammi di marijuana, 8 grammi di cocaina suddivisa in 12 involucri, nonché un altro mini telefono cellulare; oggetti che secondo gli inquirenti erano destinati ad essere ceduti a persone detenute nel carcere di Pescara.

Al termine delle formalità è stato messo ai domiciliari ove già si trovava per il precedente arresto per droga. Indagate anche le persone che gli hanno dato soldi per avere in cambio i favori.


Google News Penitenziaria.it SEGUICI ANCHE SU GOOGLE NEWS