Ricompensato con 400 euro di scarpe: il nome di un Poliziotto penitenziario finisce nelle intercettazioni tra i clan di Lecce
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NOTIZIE Ricompensato con 400 euro di scarpe: il nome di un Poliziotto penitenziario finisce nelle intercettazioni tra i clan di Lecce 04/03/2020 

Il nome di un assistente capo della Polizia Penitenziaria (che per ora non risulterebbe indagato) è finito nelle intercettazioni dell'inchiesta Final Blow. Come nell'annotazione depositata in Procura il 24 luglio del 2018 dal Comandante della penitenziaria, l’agente avrebbe messo al corrente un componente del gruppo criminale di Squinzano, Emiliano Vergine, di come se la stessero passando, i detenuti della sua zona. Ed anche di uno scontro fra l'ergastolano killer della Scu ed l'ex collaboratore di giustizia, Giampaolo Monaco, e Paolo Guadadiello. Tutto scritto nelle chat di Whatsapp.

 
Di quel poliziotto penitenziario ne parlarono Vincenzo Stippelli con Stefano Monaco ed il boss Totti Pepe. Stippelli.
 
Nel riferire cosa avrebbero contenuto i messaggi inviati dall'assistete capo ad Emiliano Vergine, Stippelli fece cenno anche a quella che sarebbe stata la ricompensa: “Stava prima Alessio, mi ha fatto leggere tutto. Le scarpe gli ha comprato, 400 euro di scarpe. Se vuoi sapere qualcosa tutto gi dice, ha detto se serve qualcosa così gli mandate. Ha scritto sul telefono, tutto quanto”.
 
La Procura antimafia sta ora valutando quali provvedimenti adottare eventualmente nei confronti della presunta talpa.

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