Stop alle assunzioni nelle forze dell'ordine: Tria non firma il decreto per 8.000 posti
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NOTIZIE Stop alle assunzioni nelle forze dell'ordine: Tria non firma il decreto per 8.000 posti 12/08/2018 

Mancano la controfirma di Giovanni Tria e parte dei soldi necessari. Almeno dieci milioni di euro per il primo anno. Rischia di saltare così il piano pluriennale straordinario per assumere 8 mila nuovi agenti nelle Forze dell’ordine (1.953 poliziotti, 2.155 carabinieri, 1.125 finanzieri, 861 guardie penitenziarie, 1.300 vigili del Fuoco). Dove, secondo le stime dei sindacati di categoria, ne mancherebbero tra i 40 mila e i 45 mila nella pianta organica.

C’è il rischio di dover attendere il 2019 per mettere in servizio la prima tranche da 350 unità, che saranno spalmati tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia Penitenziaria e Vigili del fuoco. Il provvedimento era stato lasciato in eredità dal vecchio al nuovo governo e l’attuale ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, si è subito affrettata a firmare il decreto per portare avanti il progetto. Decreto nel quale sono inseriti altri 7.625 uomini da inserire con il turnover, per un totale di 7975. E visto il risalto che ha nel nostro Paese il tema della sicurezza, l’inquilina di Palazzo Vidoni si è pure impegnata a fare tutti gli sforzi necessari per ampliare il numero dei nuovi ingressi.

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