Arrestati due secondini per l'evasione a Messina
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STORIA Arrestati due secondini per l'evasione a Messina 15/04/1972 

Ieri sera due agenti di custodia, che erano in servizio all'interno delle carceri la sera della clamorosa evasione dei due pericolosi banditi, Giuseppe Scriva e Carmelo Tiezzi, calatisi in strada con una fune, sono stati arrestati dal carabinieri e rinchiusi in celle di isolamento. Il loro arresto è stato ordinato dal sostituto procuratore della Repubblica, dottor Luigi D'Aquino, che sta conducendo le indagini sulla fuga dei due detenuti. Il provvedimento ha fatto scandalo, ma non ha stupito.

Che vi fossero complicità nel carcere era apparso sabito chiaro. I secondini, arrestati sono Domenico Scasacelo, di 29 anni, da Gangi, in provincia di Palermo, e Stefano Romeo, di 23 anni, di Reggio Calabria. Nell'ordine di arresto si specifica l'accusa « d'avere, in concorso fra loro e con persone non ancora identificate, procurato e agevolato la fuga del due detenuti». E' evidente che li si accusa dì essersi fatti corrompere dalla banda che prepreparò dall'esterno l'impresa.

Intanto lo Scriva si è fatto vivo con una lettera che ha inviato ad un quotidiano locale, pervenuta in redazione ieri, nella quale, dice testualmente di avere « mantenuto la promessa » e chiede poi di essere lasciato in pace, perché estraneo a tutti i fatti criminosi che gli vengono addebitati. « Quindi — conclude il bandito — cercate di smetterla ». La lettera è datata Rosarno (Reggio Calabria) 13 aprile 1972 e sulla busta il timbro d'arrivo all'ufficio postale di Messina reca la data di ieri.

La Stampa 15 aprile 1972


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