Balza dalla moto e ruba 34 milioni dal baule di un'auto ministeriale
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STORIA Balza dalla moto e ruba 34 milioni dal baule di un'auto ministeriale 30/09/1971 

Il colpo compiuto in largo di Santa Susanna a Roma. Il ladro è poi fuggito con un complice - Inutile l'inseguimento del cassiere e dell'agente di custodia derubati - La vettura, del dicastero di Grazia e Giustizia, era rimasta bloccata da un ingorgo.

Un furto di 34 milioni è stato compiuto, poco prima di mezzogiorno, nel centro di Roma, in largo di Santa Susanna, a quell'ora intasata da un traffico convulso e caotico. Un giovane, non ancora identificato, balzato dalla sella posteriore di una moto di grossa cilindrata, guidata da un complice, è riuscito a rubare una borsa con 34 milioni dal bagagliaio di una vettura del ministero di Grazia e Giustizia. Prima di risalire sulla moto e fuggire tra le auto ferme per un ingorgo, lo sconosciuto ha richiuso il baule della vettura. Inutili sono stati i tentativi del cassiere e della guardia di custodia del ministero per bloccare i due giovani.

Stamane a mezzogiorno, il cassiere del ministero di Grazia e Giustizia, Antonio Altimari, di 51 anni, residente in via Tripolitania 15, si era recato all'Ufficio provinciale del Tesoro con l'auto guidata dalla guardia di custodia Domenico Capocciani. Prelevati 34 milioni destinati agli stipendi degli impiegati del ministero, li riponeva dentro una borsa, che veniva poi chiusa nel portabagagli della vettura. Mentre i due dipendenti stavano facendo ritorno al  ministero, in via XX Settembre, giunti ili largo di Santa Susanna si dovevano fermare perché il traffico era bloccato. In quel momento, si avvicinavano due giovani suuna moto sembra una « Honda ». Uno di questi scendeva, con rapidità apriva il cofano posteriore dell'auto e si impossessava della borsa. Subito di dopo risaliva sulla moto e spariva nel traffico.

Cassiere e guardia, accortisi del furto, scendevano dalla vettura e tentavano di inseguire i due sconosciuti, a loro si univano alcuni passanti. Ogni tentativo è stato però inutile: i due giovani facevano perdere le tracce.

Si presume che i ladri avessero da tempo preparato il « colpo ». La tecnica e la precisione con cui hanno agito dimostrerebbe che sono elementi « specializzati » negli scippi e nei furti con destrezza. Le indagini si presentano difficili. Non si esclude, poi, che i ladri siano gli stessi che alcuni giorni or sono hanno compiuto un « colpo » analogo a Milano su una moto targata Roma.

La Stampa 30 settembre 1971

 


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