Concorso Vice Ispettori Polizia Penitenitenziaria: retrodatazione decorrenza giuridica, interrogazione parlamentare
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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Concorso Vice Ispettori Polizia Penitenitenziaria: retrodatazione decorrenza giuridica, interrogazione parlamentare 11/09/2018 

 

Atto Camera

 

Interrogazione a risposta scritta 4-01032
presentato da
VARCHI Maria Carolina
testo di
Martedì 11 settembre 2018, seduta n. 42
VARCHI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

con provvedimento del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria-direzione generale del personale e della formazione, del 3 aprile 2008, pubblicato nel Bollettino ufficiale del Ministero della giustizia n. 11 del 5 giugno 2008, era stato bandito il concorso interno per titoli di servizio ed esami, a complessivi 643 posti (608 uomini e 35 donne), poi elevati, con provvedimento del 16 gennaio 2017 del direttore generale del personale e delle risorse del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, a 1.232 (1.009 uomini e 223 donne), per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile degli ispettori del corpo di Polizia Penitenziaria;

a marzo 2010 si sono tenute le prove preliminari preselettive, le prove scritte sono state eseguite ad aprile 2016, mentre le prove orali sono iniziate a maggio 2017 e si sono concluse nel mese di novembre 2017; il corso di formazione partirà invece il 10 settembre 2018 e si concluderà presumibilmente nel mese di marzo 2019;

i circa 978 vincitori del concorso, assumeranno, quindi, la qualifica iniziale di «ispettori», oltre dieci anni dopo la pubblicazione del bando e – considerata l'età media di 45-59 anni dei partecipanti, tale ritardo elimina la potenziale aspirazione per quasi tutti i vincitori di poter raggiungere qualifiche apicali del ruolo, con conseguenze negative in termini economici e professionali;

oltre alla cosiddetta perdita di chance, i futuri ispettori, potrebbero essere destinatari di un provvedimento di trasferimento in altre sedi, lontane dalle loro abitazioni ed affetti, con il rischio di separare circa 900 famiglie di poliziotti penitenziari, come hanno denunciato i sindacati di categoria;

all'articolo 14, comma 7, del citato bando di concorso era espressamente previsto che «il personale nominato vice ispettore del ruolo maschile e femminile del corpo di Polizia Penitenziaria sarà confermato nella sede di appartenenza compatibilmente alla dotazione organica»;

nella precedente legislatura, in attuazione della cosiddetta «legge Madia», vi è stolta una considerevole riduzione della pianta organica del corpo di Polizia Penitenziaria, fatto che rende inapplicabile il predetto articolo 14;

con lettera circolare del direttore generale del personale e delle risorse datata 20 luglio 2018, relativa al corso per l'accesso alla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile degli ispettori del corpo di Polizia Penitenziaria che avrà inizio il 10 settembre 2018, viene ribadito che «dopo aver dato massimo sfogo alla mobilità a domanda del personale già appartenente al ruolo degli ispettori, contemperando le esigenze organiche con le aspirazioni di detto personale per come risulta dalla vigente graduatoria per i trasferimenti a domanda relativa all'interpello per l'anno 2017, determina i posti disponibili per i neo nominati nel ruolo in argomento»;

la stessa circolare precisa che «la prima assegnazione in una sede diversa da quella di appartenenza non comporta la corresponsione di indennità» con ciò comportando l'inevitabile rinuncia da parte di molti alla nuova qualifica che ne peggiori le condizioni economiche e familiari;

si evidenzia, inoltre, che il decreto legislativo n. 95 del 2017, prevedendo un concorso interno per titoli, non dispone trasferimenti in altre sedi, mantenendo, su richiesta, la sede di appartenenza –:

se non si intenda valutare, per i motivi indicati in premessa, se sussistano i presupposti per adottare iniziative, anche di tipo normativo, per una retrodatazione della decorrenza giuridica delle nomine nella qualifica di vice ispettore della Polizia Penitenziaria;

quali iniziative, anche di carattere normativo, si intendano assumere al fine di salvaguardare il mantenimento, a domanda, della sede di servizio dei futuri ispettori, anche in posizione soprannumeraria riassorbibile, così da restituire agli stessi quella serenità professionale e familiare che meritano dopo la perdita di opportunità determinata da un ritardo di oltre dieci anni nell'espletamento delle prove d'esame, ascrivibile interamente all'amministrazione penitenziaria.
(4-01032)

 


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