Continuava a gestire il traffico di cocaina dalla sua cella: smantellata organizzazione tra Guatemala e la Sardegna
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NOTIZIE Continuava a gestire il traffico di cocaina dalla sua cella: smantellata organizzazione tra Guatemala e la Sardegna 14/05/2019 

Gli uomini  della Squadra mobile di Cagliari oggi, dopo aver assestato il 7 aprile di 5 anni fa un duro colpo al clan criminale sequestrando due chili di cocaina, hanno chiuso il cerchio notificando un'ordinanza di custodia cautelare in carcere al destinatario della droga. A finire in manette il 49enne Gianluca Columbu, con precedenti penali e giù recluso nel carcere di Cagliari. Una seconda ordinanza avrebbe dovuto colpire Romero Hurtarte Miguel Estuardo, 39 anni, nato in Guatemala, ma l'uomo è ancora ricercato.

Dalla sua cella nel carcere colombiano di Cartagena gestiva un traffico di cocaina con la Sardegna: malgrado fosse detenuto riusciva a contattare i suoi complici sardi per pianificare l'arrivo dei carichi di stupefacente, nascosta in parte nel doppiofondo di valigie trolley e in parte nell'imbottitura della suola di sandali e in alcune confezioni di caffè. 

L'inchiesta – chiamata ‘Cartagena' – è iniziata nel 2014 e aveva permesso  di bloccare sul nascere il traffico di cocaina dalla Colombia alla Sardegna. L'organizzazione era curata da Daniele Marras, 42 anni di Cagliari, all'epoca dei fatti detenuto in Colombia perché sorpreso mentre cercava  di esportare diversi chili di droga. Dal penitenziario, secondo quanto accertato dagli investigatori, non aveva mai smesso di gestire lo spaccio internazionale: telefonava regolarmente alla moglie che risiede in Svizzera, oggi indagata insieme al marito, e parlava anche con altri complici, tra cui Gianluca Columbu, pianificando l'invio in Sardegna della cocaina.

I viaggi programmati sono stati almeno sette e facevano "scalo" a Firenze, dove aveva la sua base il cittadino del Guatemala. Il 7 aprile di cinque anni fa il blitz della Mobile con il sequestro del primo carico di due chili di coca al porto di Cagliari e l'arresto del corriere, Maurizio Garrucciu, sbarcato dalla nave proveniente da Civitavecchia. La droga gli stata consegnata da Romero Hurtarte. Dopo l'operazione le indagini sono continuate senza sosta fino all'individuazione di tutte le persone coinvolte.

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