Deceduto per coronavirus un medico in servizio nelle carceri della Puglia: altri contagi tra personale sanitario dei penitenziari
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NOTIZIE Deceduto per coronavirus un medico in servizio nelle carceri della Puglia: altri contagi tra personale sanitario dei penitenziari 27/03/2020 

“Quello che si temeva e che avevamo denunciato purtroppo si sta avverando. Ieri un medico penitenziario della Puglia di 59 anni di San Severo, ricoverato per infezione da coronavirus, è deceduto per complicanze cardiopolmonari”. Lo dichiara Franco Alberti, coordinatore nazionale di FIMMG Settore Medicina Penitenziaria.

 

“Al Centro Clinico del carcere di Pisa – prosegue - un sanitario sintomatico è risultato positivo al tampone, il responsabile della REMS di Volterra ( ex OPG ) è ricoverato in rianimazione per complicanze polmonari da infezione da coronavirus. Anche nel carcere romano di Rebibbia due sanitari del femminile, dove ci sono anche bambini, sono positivi al tampone, a Bologna nove sanitari positivi e 15 infermieri, a Napoli Secondigliano contagiati un medico e un infermiere e un medico contagiato a Favignana”.

 

“Siamo sicuri che non ci fermeremo qui - prosegue Alberti – Cosa hanno in comune queste situazioni? A tutti è stato inibito l’uso dei DPI. A Bologna il responsabile del servizio e il direttore sanitario avrebbero messo per iscritto il divieto. Una cosa che non è accettabile dalle Direzioni degli Istituti, ma è ancora più inaccettabile se deciso da un medico . E’ necessario che venga fatto un Piano nazionale sanitario per la prevenzione dell’infezione da coronavirus, non è con i braccialetti o le amnistie che si risolve un problema che è solo ed esclusivamente sanitario, che coinvolge in egual misura le persone ristrette e chi opera all’interno degli Istituti Penitenziari. Chiediamo con forza – sottolinea Alberti - di mettere a disposizione non solo mezzi di protezione idonei per salvaguardare il personale sanitario e gli stessi detenuti, ma anche interventi preventivi per contenere l 'infezione. Denunceremo nelle sedi opportune, anche giudiziarie, tali carenze”.

www.fimmg.org


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