Dimissioni di Basentini: ma le reazioni sono quasi tutte contro Alfonso Bonafede Ministro della Giustizia
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NOTIZIE Dimissioni di Basentini: ma le reazioni sono quasi tutte contro Alfonso Bonafede Ministro della Giustizia 02/05/2020 

Le dimissioni di Francesco Basentini da Capo DAP, che saranno ufficializzate oggi, sono state oggetto di numerose reazioni da parte di politici di opposizione e di maggioranza. Ecco le principali:

MOVIMENTO CINQUE STELLE

Deputati Commissione Giustizia della Camera: Apprendiamo la notizia delle dimissioni dell'attuale capo del Dap, Francesco Basentini, auspicando che un ruolo così importante possa essere prontamente incarnato da un sostituto di alto profilo: abbiamo fiducia nelle scelte che farà Bonafede. "Troviamo totalmente pretestuose e senza senso le accuse dell'opposizione che, in queste ore, sta chiedendo le dimissioni di Bonafede: respingiamo questa propoganda di bassa lega contro un ministro che sta facendo moltissimo per la giustizia italiana. Il momento che il Paese sta attraversando impone, oggi più che mai, la scelta delle migliori risorse possibili per la guida di strutture a apparati di primo piano, un percorso già avviato dal ministro Bonafede, nei giorni scorsi, con la scelta di Roberto Tartaglia, magistrato di grande valore ed esperienza, per il ruolo di vicecapo dell'amministrazione penitenziaria. La strada tracciata è senza dubbio quella giusta", aggiunge.

 

PARTITO DEMOCRATICO

Walter Verini: "Con le sue dimissioni da responsabile del Dap il dottor Basentini ha compiuto un gesto giusto e non inatteso, di cui gli va dato atto". Così il deputato e responsabile giustizia del Pd Walter Verini. "Nel momento drammatico delle rivolte e delle morti in carcere e delle pericolosissime punte di sovraffollamento non ci eravamo accodati alle voci di chi chiedeva dimissioni immediate - sottolinea -. In quel momento bisognava solo lavorare per spegnere gli incendi. Oggi i detenuti sono circa 53.000. Anche se ancora troppi, non sono i 61.000 di un mese fa. Poi c'è stata la brutta vicenda delle scarcerazioni di alcuni boss mafiosi e anche in questa vicenda il Dipartimento ha mostrato alcune lacune. Per questo anche come Pd abbiamo da qualche giorno posto il problema di una riflessione seria sul funzionamento del vertice del Dap". "Le dimissioni del dottor Basentini possono aiutare il lavoro di rafforzamento per una gestione dell'Ordinamento Penitenziario fondata sui principi fissati dalla Costituzione: pena certa, trattamenti umani, percorsi di recupero e reinserimento per non tornare a delinquere. Dopo la significativa nomina a vice del dottor Tartaglia, ci aspettiamo adesso per il ruolo di responsabile una figura autorevole, capace e all'altezza della delicata situazione", esorta l'esponente dem.

Franco Mirabelli: "Le dimissioni di Basentini sono un atto di responsabilità dell'ex capo del Dap. In questi mesi si sono rese sempre più evidenti le difficoltà della struttura preposta a governare il sistema dell'esecuzione penale e questo passo puo' e deve aiutare il cambiamento e un migliore funzionamento del sistema carcerario. Per il Pd le dimissioni non cancellano la necessità che abbiamo sostenuto in commissione Antimafia più volte: verificare se eventuali scelte sbagliate da parte di chi ha avuto e ha ruoli nella direzione della struttura penitenziaria hanno consentito o favorito la scarcerazione di tanti boss". Così Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd e capogruppo Pd in commissione Antimafia.

 

LEGA

Salvini: ''Le dimissioni del direttore del Dap Francesco Basentini non bastano a cancellare quanto successo in poche settimane tra carceri in rivolta, morti, evasioni e perfino mafiosi e assassini usciti a decine di galera. Il ministro Bonafede è il primo responsabile: dimissioni!''. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Roberto Calderoli: "Benissimo le dimissioni, tardive, di Francesco Basentini da capo del DAP, dimissioni auspicate e richieste dalla Lega: del resto i disastri delle ultime settimane, le rivolte nelle carceri e soprattutto le scarcerazioni sconcertanti di mafiosi, camorristi e delinquenti patentati non potevano passare senza conseguenze. Ma adesso fatto 30 bisogna fare 31: per cui ci attendiamo a breve, e con ansia, le dimissioni di chi stava sopra di lui e lo ha protetto e assecondato in questi ultimi mese. La torre di Babele finalmente inizia a sgretolarsi". Lo dichiara il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

Giulia Bongiorno, Nicola Molteni, Jacopo Morrone e Andrea Ostellari: "Via il capo del Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. ? solo un primo passo. Bonafede non pensi di scaricare le proprie responsabilità: la scarcerazione di migliaia di delinquenti, compresi boss mafiosi, è una sua colpa".

Gianluca Cantalamessa: "Le dimissioni del capo del Dap, per quanto opportune, arrivano fuori tempo massimo. Tanti boss mafiosi condannati al 41-bis se la stanno in ogni caso spassando ai domiciliari. La responsabilità politica è pero' del ministro Bonafede che, senza alcuno scrupolo, resta ancora incollato alla sua poltrona. Ci aspettiamo le sue dimissioni". Così, in una nota, il capogruppo della Lega in commissione Antimafia, Gianluca Cantalamessa.

 

FRATELLI D'ITALIA

Carolina Varchi: "Prendo atto delle dimissioni del capo del Dap Francesco Basentini. Un gesto importante seppur tardivo e che non servirà a riparare i gravi danni che lui e il ministro Bonafede hanno fatto in questi mesi". Lo dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d'Italia e capogruppo FdI in commissione Giustizia. "Le sue dimissioni - prosegue Varchi - sono la conferma che Fratelli d'Italia aveva ragione e che si potevano evitare sia i contagi da Covid-19 all'interno dei penitenziari che l'indegno svuota carceri giunto al parossismo di pericolosi boss mafiosi tolti dal 41bis e posti ai domiciliari. Da mesi e per primi, Fratelli d'Italia ha chiesto un gesto di responsabilità a Basentini e al ministro Bonafede. Quello di Basentini finalmente è arrivato. Ci auguriamo che ora anche Bonafede possa avere un sussulto di orgoglio ma l'amore dei 5 Stelle per la poltrona che è oramai noto anche all'elettore grillino, ci fa pensare che il peggior ministro della Giustizia della storia italiana rimarrà incurante a via Arenula".

Andrea Delmastro: "A distanza di 48 ore dalla denuncia alla Camera dei Deputati della disastrosa gestione delle scarcerazioni dei mafiosi da parte di Fratelli d'Italia, il capo del Dap Basentini si è dimesso. Un atto dovuto! Peccato che eguale dignità non sia stata dimostrata dal vero colpevole: il ministro Bonafede! Il ministro non pensi che la testa di Basentini possa placare l'opposizione. Le quotidiane scarcerazioni dei mafiosi mortificano e umiliano l'Italia intera e noi di Fratelli d'Italia non ci fermeremo sino alla revoca dei disastrosi provvedimenti di Bonafede e sino alla presentazione, più o meno spontanea, delle sue dimissioni". Così Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d'Italia.

 

FORZA ITALIA

Giorgio Mulè: "Le dimissioni del capo Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP), Francesco Basentini, certificano il fallimento del suo diretto superiore e cioè il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Lo stesso ministro che, in base al principio di responsabilità, se fosse stato in... buona fede avrebbe dovuto pretendere le dimissioni di Basentini ben prima delle rivolte carcerarie durante l'emergenza Covid. In Aula alla Camera e in tutti i luoghi istituzionali, Forza Italia ha chiesto a gran voce la rimozione di Basentini per "manifesta incapacità". Far rotolare la sua testa oggi significa prendere atto di una situazione che è sfuggita di mano al ministro della Giustizia. E nel deserto dei diritti, continuamente calpestati da una politica miope del Guardasigilli e avallata dalla sua maggioranza, è solo il primo passo verso il ristabilimento di una normale amministrazione della giustizia. Ovviamente adesso è fondamentale verificare chi prenderà il posto di Basentini, se un "Torquemada" innamorato del giustizialismo grillino o un magistrato equilibrato. Visti i precedenti di Bonafede nulla lascia ben sperare." Così in una nota Giorgio Mulè, deputato di FI e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.

Enrico Costa: "Bonafede riferisca immediatamente in Parlamento su quanto sta accadendo nella gestione di un settore delicatissimo quale quello delle carceri. Dalle rivolte, agli introvabili braccialetti elettronici, al commissariamento dei giudici di sorveglianza, alle dimissioni del capo Dap, ogni passaggio dimostra l'inadeguatezza di un Governo che sa solo agitare le manette ed inventarsi norme forcaiole per conquistare i titoli dei giornali. Quello che stupisce è lo scodinzolare continuo del Pd, sottomesso in ogni circostanza alle scelte scellerate dei 5 Stelle. Zitti zitti, pero' sono già all'opera per lottizzare pure il Dap". Così, in una nota, il deputato di Forza Italia e responsabile giustizia del dipartimento del movimento azzurro, Enrico Costa.

Maurizio Gasparri: "Capisco che il direttore del DAP Basentini abbia lasciato il suo incarico dopo le polemiche che ci sono state e i fatti che si sono verificati. Ma ritengo che quello che si dovrebbe dimettere sia il cosiddetto Ministro della Giustizia Bonafede. ? lui il responsabile principale di tutti i disastri che stanno accadendo. ? lui l'emblema dell'ignoranza e dell'incompetenza approdate al governo. ? lui con tutto il mondo grillino che ha assunto incarichi e responsabilità che non sa sostenere. Che se ne vada un Direttore ma non il Ministro Bonafede, incapace, ignorante e incompetente, è lo scandalo pù grave. Cacciare gente come Bonafede dai ruoli che ricopre è un dovere civile e democratico che ogni politico serio e coscienzioso deve perseguire. Via tutti i Bonafede dal governo. Inutile prendersela con dirigenti amministrativi e non contestare dei politici che sono l'emblema della distruzione dell'Italia. Che Bonafede sia un Ministro è un'offesa al diritto e alla legge". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri

 

ITALIA VIVA

Elena Boschi: "Le dimissioni di Basentini, seppur tardive, sono una buona notizia per la giustizia italiana". Così Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia viva, accoglie la conferma ufficiale delle dimissioni del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. ''Da settimane chiedevamo che il capo del Dap si assumesse le responsabilità per i tanti, troppi errori compiuti in questi mesi. I numerosi appelli ad agire in favore di una situazione carceraria degna di uno Stato di diritto sono rimasti a lungo inascoltati, portando allo stremo gli agenti di Polizia Penitenziaria, il personale e le stesse persone detenute. Ora - conclude - è necessario fare scelte serie e lungimiranti per dare una linea di comando adeguata alla situazione di crisi".

Gennaro Migliore: Il capo del Dap Francesco Basentini si è dimesso. Tardivamente si arriva all'esito che avevamo chiesto da molte settimane". Lo dichiara il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore in merito alle dimissioni del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. "L'amministrazione penitenziaria - spiega - è una delle più delicate e non puo' più permettersi di avere una guida inadeguata. Ora è necessaria una direzione autorevole, esperta e salda per affrontare l'emergenza Covid. Si attrezzino da subito le adeguate misure che consentano di affrontare le condizioni critiche in cui versa gran parte del mondo penitenziario, restituendo vicinanza alla Polizia Penitenziaria, a tutto il personale e assumendo la responsabilità di applicare con coerenza l'articolo 27 della Costituzione", conclude Migliore. Michele Anzaldi: "Perché Palazzo Chigi e il ministero della  Giustizia non danno comunicazioni ufficiali sulle dimissioni del capo  del Dap Basentini, annunciate dai sindacati? Perché non c'è un  comunicato, né è stato aggiornato il sito del Ministero, dove risulta in carica? Dov'è la trasparenza?". Lo scrive su Twitter il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.

 

+EUROPA

Carmelo Palma: Il dossier carceri è stato gestito scandalosamente sia dal Governo Conte I che dal Governo Conte II, in entrambi i casi per responsabilità stesso ministro, Alfonso Bonafede. La cosa surreale è che le dimissioni di Basentini siano maturate in base a uno 'scandalo' - quelle delle scarcerazioni di detenuti anziani e malati - che anziché dimostrare un segno di resipiscenza, conferma tutta la abissale distanza sia della maggioranza giallorossa, sia dell'opposizione sovranista, dai principi fondamentali della divisione dei poteri e dei diritti inviolabili della persona umana". Lo dichiara Carmelo Palma, della Direzione di +Europa, commentando le dimissioni del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria di Via Arenula. "Perché le condizioni di detenzione siano civilizzate - aggiunge Palma - e sia arginato il rischio della diffusione della pandemia dietro le sbarre non serve un altro capo del Dap, ma un'altra cultura della pena e un'altra idea della sua funzione costituzionale. Servirebbero le dimissioni di Bonafede, non del capo del Dap".

 


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