Duemila euro per ogni Vigile del Fuoco rimasto ucciso nell'esplosione: nessun rimborso INAIL per loro
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FORZE DI POLIZIA Duemila euro per ogni Vigile del Fuoco rimasto ucciso nell'esplosione: nessun rimborso INAIL per loro 27/11/2019 

Le famiglie dei Pompieri rimasti vittima del’esplosione della cascina, nella notte tra il 4 e il 5 novembre, in provincia di Alessandria, riceveranno solo qualche spicciolo di risarcimento.

Infatti, le vedove e i familiari di Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido non potranno ricevere i risarcimenti previsti dalla tutela dell’Inail, quando si verificano incidenti sul lavoro. Lo afferma thesocialpost.itin un suo recente articolo.

Qualche giorno fa, Costantino Saporito, sindacalista dei Vigili del Fuoco dell’Usb, aveva commentato aspramente: “Sa quanto prenderanno le famiglie delle 3 vittime di risarcimento? Meno di 2mila euro! Una vergogna. Le famiglie dei nostri morti sul lavoro vanno avanti con le collette dei colleghi”.

Purtroppo, la categoria dei Vigili del Fuoco non rientra tra quelle che possono godere dell’assicurazione dell’Inail. Come si legge sul sito Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro: “a norma delle disposizioni contenute negli articoli 1 e 4 del Testo Unico 1124/65, non si applicano al personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia che rimangono disciplinati dai rispettivi ordinamenti, fino al complessivo riordino della materia, così come sancito dall’articolo 12 bis del Decreto Legge 11/2009. Pertanto, dalla tutela Inail risulta escluso il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico (es. Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato”.

 


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