Ex poliziotto penitenziario semina il panico a Spoleto con un furgone
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NOTIZIE Ex poliziotto penitenziario semina il panico a Spoleto con un furgone 02/06/2018 

Quasi due ore di follia e paura tra piazza Campello e il Giro della Rocca, dove un ex agente della Polizia Penitenziaria, con un casco in testa e al volante di un furgone noleggiato, ha speronato la polizia municipale e minacciato gli agenti con una lancia artigianale, mostrata più volte dall’abitacolo del mezzo con cui, a velocità sostenuta, ha seminato il panico tra i turisti e i residenti che alle 9.30 erano nella zona. Dopo imprecazioni e perfino il lancio di diverse banconote da 50 euro, il quarantasettenne spoletino è stato catturato a margine di una trattativa resa complessa dalle condizioni psichiche dell’uomo che, alla fine, ha ceduto ai negoziatori dell’Arma e si è consegnato a carabinieri e personale del 118, che lo hanno trasportato in ospedale, per i trattamenti del caso e le medicazioni. L’uomo già nel 2015 aveva impegnato le autorità che, dopo aver raccolto la denuncia dei familiari, preoccupati per la scomparsa improvvisa dell’uomo, avevano avviato le ricerche, protrattesi per alcuni giorni, fino a quando non venne rintracciato in un casolare dell’Alta Marroggia (Spoleto).

Paura alla Rocca di Spoleto Ma il 2 giugno fortunatamente nessuno dei presenti è rimasto ferito, in diversi si sono nascosti alla meglio dietro agli alberi di piazza Campello o all’interno dei percorsi meccanizzati della mobilità alternativa. In ospedale sono finiti i due agenti della polizia municipale di Spoleto, un uomo e una donna, che sono stati speronati dall’ex poliziotto della penitenziaria: anche per loro nessuna lesione, ma entrambi erano molto provati. Secondo quanto ricostruito il grande furgone blu noleggiato è arrivato in piazza Campello da via Brignone, a velocità molto sostenuta, tanto che diversi residenti lo hanno notato dalle finestre e subito segnalato. Sul posto è quindi arrivata una pattuglia della polizia municipale, che ha intercettato il furgone e nel tentativo di fermarlo è stata speronata, sembrerebbe due volte.

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Sperona polizia e minaccia tutti Al volante con un casco in testa, il quarantasettenne ha compiuto varie manovre in piazza Campello, dove ha abbattuto un parcometro: «Ero qui – dice Pierluigi – viaggiava a velocità sostenuta, forse a più di 40 chilometri orari, aveva una guida molto incerta e ci siamo tutti spaventati. Cosa ho fatto? Mi sono messo al riparo dietro gli alberi vicino al Mascherone». L’ex agente della penitenziaria si è poi diretto verso il bar la Portella e l’hotel Gattapone, dove si è fermato e barricato all’interno. Nel belvedere Sud della città c’erano circa un centinaio di persone, come riferito da Italo ed Emiliano, i gestori del bar, che hanno allontanato rapidamente tutti dalla zona. Un’operazione che, secondo quanto ricostruito, è stata resa complessa anche dal lancio di banconote da 50 euro, che il quarantasettenne ha gettato dal finestrino: la provenienza del denaro è da chiarire. L’uomo ha continuato a mostrare la lancia artigianale, ossia un bastone su cui era fissata una lama, ma anche a imprecare e farneticare frasi senza senso.

Negoziatori e 118 Poi si è chiuso nel furgone, mentre poliziotti, carabinieri e altri vigili urbani confluivano in zona. Da Perugia sono arrivati due negoziatori dell’Arma che, dopo neanche un’ora di trattativa, sono riusciti a far scendere l’uomo del furgone noleggiato (non è ancora chiaro dove e da quanti giorni). L’uomo è stato consegnato al personale del 118 che lo ha trasferito in Pronto soccorso, mentre i carabinieri del comandante Aniello Falco hanno avviato tutti i rilievi del caso all’interno del furgone, dove sarebbero stati rinvenuti altre lame rudimentali e arnesi, mentre a terra c’era un coltello. Il Giro della Rocca è rimasto chiuso durante l’intera trattativa, per poi venire tornare transitabile nel primo pomeriggio. Sul caso ha aperto un fascicolo la procura di Spoleto, di turno il procuratore capo Alessandro Cannevale, che dovrà formulare le accuse a carico dell’ex agente di Polizia Penitenziaria che ha seminato il panico all’ombra della Rocca. L’uomo già nel 2015 era scomparso nel nulla per qualche giorno, facendo scattare le ricerche delle autorità, che alla fine lo rintracciarono in un casolare in Alta Marroggia (Spoleto).

umbria24.it


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