Fuggono di notte in due dalle carceri di Novara
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STORIA Fuggono di notte in due dalle carceri di Novara 31/07/1968 

Due detenuti sono evasi la scorsa notte dal Castello Visconteo di Novara adibito a carcere: uno è stato catturato subito, l'altro dopo due ore di ricerche. Gli evasi sono Roberto Airoldi di 18 anni, un cameriere residente a Casale e in attesa di processo per lo scandalo dell'«hashish» e Romano Binelli, quarantenne, domiciliato a Biella, arrestato nell'aprile scorso dopo un furto con sparatoria a Castelletto Ticino.

La fuga è stata scoperta dai guardiani pochi minuti dopo, ma non si sa ancora bene in quali circostanze l'Airoldi e il Binelli l'abbiano attuata. I due, raggiunto il cortile interno della prigione, si sono calati nel fossato.

L'Airoldi è stato catturato dagli agenti di custodia mentre era ancora aggrappato alla rudimentale fune; il Binelli, invece, era già riuscito a scendere nel fossato, profondo una dozzina di metri, scomparendo nella fitta vegetazione. Dato l'allarme il fossato veniva circondato da polizia e carabinieri, tutti al comando del commissario dott. Navarra, capo della Mobile, e del ten. Infante, del Nucleo investigativo.

Le ricerche, alla luce delle foto-elettriche dei vigili del fuoco si sono protratte per due ore. Centinaia di persone si sono assiepate intorno al Castello Visconteo, seguendo le fasi della caccia all'uomo: qualcuno si è unito alle forze dell'ordine, collaborando alla cattura del Binelli. L'evaso è stato scovato in una nicchia ricavata nelle vecchie mura del castello, a mezza altezza tra il fondo del fossato e il viale delle carrozze.

La Stampa, 31 luglio 1968


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