Imboscata di un detenuto ad infermiera: esce dalla cella, si finge Poliziotto e telefona per i farmaci ma poi l'aggredisce
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NOTIZIE Imboscata di un detenuto ad infermiera: esce dalla cella, si finge Poliziotto e telefona per i farmaci ma poi l'aggredisce 14/10/2019 

 

Attimi di terrore per un'infermiera del carcere di Viterbo che ieri notte ha subito una vera e propria imboscata da parte di un detenuto.

Intorno alle 2 di notte, il detenuto è riuscito a uscire dalla cella, ha utilizzato un telefono interno del carcere e e ha contattare l’infermeria del penitenziario viterbese, con un telefono in dotazione alla Polizia Penitenziaria.

All’infermiera di turno, che ha dato per scontato che la chiamata provenisse da un agente, avrebbe chiesto un analgesico per un detenuto che aveva mal di testa, al secondo piano del padiglione D2. Lei avrebbe risposto di aspettare l’indomani. Ma dall’altro capo del filo si sarebbe sentita dire che il detenuto era nuovo e rischiava di creare disordine.

L’infermiera è andata quindi incontro a quello che pensava essere un poliziotto, per consegnargli il farmaco. Da un corridoio, invece, è spuntato V.D.E., un detenuto che a Mammagialla sta scontando una condanna per omicidio. L’avrebbe sbattuta contro un muro, presa a pugni e scaraventata sul pavimento.

L’uomo, com’è riportato sulla denuncia, avrebbe cercato di spalancarle la bocca con entrambe le mani, mettendosi a cavalcioni su di lei, sdraiata a terra in preda al panico e senza riuscire a muoversi. L’infermiera si è procurata escoriazioni alle labbra, ferite alla lingua e alle mani e un taglio su un orecchio. Terrorizzata, ha urlato con quanto fiato ha potuto, richiamando l’attenzione di un agente che l’ha subito soccorsa, per poi andare a cercare il detenuto che, nel frattempo, era scappato per i corridoi del padiglione, lasciando a terra il telefono usato poco prima per chiamare in infermeria.

 


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