Interrogazione parlamentare: riapertura carcere di Alba dopo epidemia di legionellosi
Home > INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

 

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Interrogazione parlamentare: riapertura carcere di Alba dopo epidemia di legionellosi 11/05/2018 

ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00246
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 10 del 11/05/2018
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/05/2018

GRIBAUDO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

nella casa di reclusione «Giuseppe Montato» di Alba, nei giorni a cavallo tra il 25 e il 31 dicembre 2015 e Capodanno 2016, avvenne un'epidemia di legionellosi che costrinse al ricovero d'urgenza in ospedale alcuni dei detenuti;

poiché non si trattava del primo caso di questa malattia, a tutela della salute del personale in servizio e dei detenuti e per eseguirei necessari lavori di manutenzione dell'impianto idrico, l'amministrazione penitenziaria dispose l'immediata sospensione delle attività dell'istituto, con il trasferimento dei detenuti in altri penitenziari del Piemonte e il trasferimento del personale ad altre sedi;

all'atto della chiusura i posti regolamentari erano 144 ed il personale contava in pianta organica 124 agenti di Polizia Penitenziaria e 6 educatori; la struttura è dotata di 1 campo sportivo, 1 palestra, 4 aule per attività formative, 1 teatro, 2 locali biblioteca, 1 locale di culto e 1 laboratorio;

nei primi mesi del 2016 il Governo pro tempore stanziò 2.000.000 di euro, a valere sul piano di edilizia penitenziaria 2016-2018, per i lavori di «adeguamento dei reparti di detenzione con rifacimento impianti idrico sanitari e termici», ma nel corso dell'anno non venne effettuato alcun intervento; su sollecito e suggerimento dei Garanti dei detenuti del Piemonte è stato riaperto nel 2017, dopo gli opportuni lavori, il padiglione collaboratori, per dar luogo alle attività di socializzazione e formazione che erano fiore all'occhiello di questa struttura, fra cui la cura del vigneto carcerario per la produzione del vino «Vale La Pena», esempio di eccellenza nel settore dell'agricoltura sociale in Italia;

si apprende dal Garante dei detenuti di Alba che nell'autunno 2017 è stato reso noto un cronoprogramma, il quale indicherebbe come data di fine lavori il mese di dicembre 2019 e che negli ultimi mesi del 2017 sarebbe stato affidato l'incarico, alla ditta Magicom Ingegneria di Roma, per il supporto alla progettazione;

il 22 marzo 2018 è stato pubblicato sul sito del Ministero della giustizia il piano per l'edilizia penitenziaria per gli anni 2018-2020, che prevede per la casa di reclusione albese un importo di 4.500.000 di euro;

l'attuale situazione del carcere di Alba pone in condizione precaria il personale addetto e le rispettive famiglie, a causa di trasferimenti e incertezza sulla sede finale di destinazione, determina il deterioramento delle strutture rimaste vuote, impedisce la piena messa in atto delle attività socializzanti per i detenuti, indispensabili per impedire la recidiva, svilisce le attività culturali, educative e imprenditoriali nate nella città di Alba per il recupero dei detenuti e concorre al sovraffollamento delle carceri italiane –:

quali iniziative intenda adottare per garantire il più rapido recupero dell'intera struttura del carcere di Alba, dando luogo ai lavori di ristrutturazione e manutenzione da tempo previsti e più volte rimandati.
(4-00246)


Google News Penitenziaria.it SEGUICI ANCHE SU GOOGLE NEWS