Ministro Bonafede interviene alla Camera: le sue dichiarazioni e le risposte di maggioranza e opposizione
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MAFIA 41-BIS Ministro Bonafede interviene alla Camera: le sue dichiarazioni e le risposte di maggioranza e opposizione 13/05/2020 

Questa mattina il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, è interventuo in Aula alla Camera per l'informativa urgente sulla vicenda della nomina del direttore dell'amministrazione penitenziaria nel 2018.

Il video del suo intervento in Aula, con le rispose di maggioranza e opposizione.

 

ALFONSO BONAFEDE

"La nomina a capo Dap nel 2018 è avvenuta secondo la legge, con la più ampia discrezionalità e non c'è stato alcun tipo di condizionamento". "C'è un confine e un limite a tutto e per me, quel confine, in politica e fuori dalla politica, è rappresentato dalla mia onorabilità, nonché dal rispetto degli altri e della memoria di chi è morto per servire il Paese. Le immagini delle stragi di mafia buttate a caso tra un chiacchiericcio e un altro di improvvisati esperti antimafia, l'alone di mistero intorno al nulla per evocare inesistenti retroscena, sono tutte operazioni che mancano di rispetto proprio alle vittime di quelle stragi e ai loro familiari". 

"Si continuano a cercare possibili condizionamenti evocando, in modo più o meno diretto, i vari livelli istituzionali. Una volta per tutte: non vi fu alcuna 'interferenza', diretta o indiretta, nella nomina del capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Punto!  Non sono disposto a tollerare più alcuna allusione: lo devo a me stesso ma lo devo prima di tutto alla carica istituzionale che mi onoro di ricoprire".

"I due decreti legge approvati nel giro di una settimana rappresentano la migliore risposta dello Stato per garantire una stretta sulle richieste di scarcerazione e, contemporaneamente, riportare i detenuti davanti al giudice affinché, visto che il quadro sanitario è cambiato, vengano rivalutate tutte le questioni di salute". "Riguardo alle strumentalizzazioni che qualcuno vorrà ancora una volta fare in merito alle ormai note scarcerazioni, ricordo che sono state determinate da decisioni prese, in piena autonomia e indipendenza, dai magistrati competenti (nella maggior parte dei casi per motivi di salute), sui quali, ovviamente, non c'è stato alcun condizionamento da parte del ministero o del governo".

"In queste due settimane, è prevista l'apertura di 3 padiglioni da 200 posti ciascuno a Trani, Lecce e Parma, ed è inoltre previsto, sempre nel 2020, il completamento di altri 2 padiglioni da 200 posti detentivi a Taranto e Sulmona." "E' stato predisposto un piano per la realizzazione di 25 nuovi padiglioni modulari da 120 posti, per un totale di altri 3 mila nuovi posti detentivi". 


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