Poliziotti penitenziari salvano una donna: voleva suicidarsi inTribunale dopo la condanna lieve dell'assassino di sua figlia
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NOTIZIE Poliziotti penitenziari salvano una donna: voleva suicidarsi inTribunale dopo la condanna lieve dell'assassino di sua figlia 28/11/2018 

Momenti di tensione nel Tribunale di Napoli Nord, ad Aversa (Caserta), dopo la lettura della sentenza con la quale è stato condannato a 4 anni e 8 mesi, per omicidio stradale, Giuseppe Varriale, ex fidanzato di Alessandra Madonna, la 24enne di Melito (Napoli) che perse la vita tra il 7 e 8 settembre 2017 travolta e uccisa dall'auto guidata da Giuseppe: il padre della vittima, dopo il verdetto, si è scagliato contro il giudice: "Questa non è giustizia, me l'hanno uccisa due volte".

La madre di Alessandra, Olimpia Cacace, invece, si è chiusa in una stanza del tribunale e ha poi tentato di lanciarsi da un balcone. A trattenerla è stata una cronista di Mediaset a cui la donna ha detto: "Questa non è giustizia, deve venire il magistrato qui e mi deve chiedere scusa". La giornalista si è subita attivata chiedendo ad un avvocato di cercare il magistrato. "Io mi butto, 4 anni e 8 mesi gli hanno dato, - ha detto ancora la donna alla cronista - neanche a una bestia". Nel frattempo alcuni agenti della Polizia Penitenziaria sono riusciti a sfondare la porta e bloccare la donna prima che si lanciasse nel vuoto.

Il gip ha ritenuto Varriale colpevole di omicidio stradale, discostandosi così dalla tesi sostenuta dalla Procura che aveva chiesto la condanna per l'imputato per il reato di omicidio. Alessandra venne investita a Mugnano (Napoli), dopo essere stata trascinata dall'auto guidata dall'ex. Varriale è stato difeso dagli avvocato Raffaele Chiummariello e Nicola Pomponio. I genitori di Alessandra, si erano costituiti parte civile assistiti dagli avvocati Celestino Gentile, Giovanni Battista Vignola e Alessandro Caserta.

huffingtonpost.it


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