Poliziotto penitenziario in vacanza salva due bambine da un incendio scoppiato in una palazzina
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NOTIZIE Poliziotto penitenziario in vacanza salva due bambine da un incendio scoppiato in una palazzina 30/06/2019 

Massimo Rupe ha 44 anni ed è un agente della Polizia Penitenziaria che lavora al carcere di Sollicciano, a Firenze. Giovedì mattina, alle 3,15, stava dormendo nell’appartamento di Marina di Grosseto che aveva preso in affitto per passare qualche giorno di vacanza con la sua famiglia, con sua moglie e i suoi due figli.

Due mattine fa, alle 3,15 quando ha sentito le grida di una donna che provenivano dall’ultimo piano della palazzina, si è precipitato fuori dal letto e dopo aver sfidato il fumo che aveva riempito completamente l’attico, è riuscito a portare in salvo una bambina di 7 mesi e la sua sorellina di 8 anni. Facendoli passare attraverso una fessura larga 20 centimetri tra due balconi.

Il Ministro Bonafede ringrazia il Poliziotto penitenziario che ha salvato le due bambine dall'incendio

«Stavo dormendo, quando sono stato svegliato dalle urla della donna che in quel momento era nell’attico che stava andando a fuoco», racconta il quarantaquattrenne. La donna era terrorizzata: il marito si era svegliato, sentendo l’odore acre di fumo che arrivava dalla cucina dove c’era stato un corto circuito. Mentre l’uomo stava tentando di spegnere le fiamme gettando secchi d’acqua, la donna ha dato l’allarme mettendosi a urlare dalla finestra. L’agente Rupe ha preso tutta la sua famiglia e l’ha portata per strada, poi è entrato nel portone del palazzo che il proprietario dell’attico aveva aperto ed è salito fino all’ultimo piano. «Quando sono arrivato nell’appartamento c’era un fumo così denso da non riuscire a respirare - dice - Avevo portato su con me l’estintore e l’ho usato, ma dopo sono dovuto uscire perché era impossibile restare lì dentro. La donna con le bambine era sul terrazzo, ma per arrivarci ho dovuto spaccare una porta finestra che dava sul balcone. Mi sono fatto passare le piccole dalla donna da una fessura larga 20 centimetri. Lei era sotto choc, continuava a gridare. Abbiamo avuto tutti tanta paura». I vigili del fuoco sono arrivati appena ricevuto l’allarme e mentre loro si stavano dando da fare per domare le fiamme, due agenti della polizia, in servizio con una volante, sono entrati nel palazzo che si stava riempiendo di fumo per portare fuori le persone che erano rimaste dentro i loro appartamenti. Molti di loro erano in preda al panico, come la mamma delle piccole che è stata fatta uscire dall’appartamento dagli uomini delle volanti. Eroi, tutti quelli intervenuti durante la notte di fuoco a Marina di Grosseto. «Ho seguito un corso di sicurezza e antincendio - dice Rupe - Ma quando mi sono trovato su quel balcone, ho solo pensato a mettere in salvo quelle due bambine». La famiglia che si trovava nell’attico e anche l’agente sono finiti al pronto soccorso a farsi medicare. Per fortuna, stanno tutti bene, grazie soprattutto all’intervento di chi quella notte ha pensato a loro, tendendo la mano e sfidando le fiamme e la paura.

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