Rivolta nel carcere di Catania: 7 feriti Sei agenti sono stati ricoverati all'ospedale
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STORIA Rivolta nel carcere di Catania: 7 feriti Sei agenti sono stati ricoverati all'ospedale 10/06/1974 

Da ieri sera i quattrocento detenuti del carcere di Catania sono in rivolta. La protesta, prima pacifica, si è trasformata in atti di violenza. La polizia è intervenuta con candelotti lacrimogeni. Cinque agenti e un detenuto sono stati ricoverati in ospedale. La sommossa si è iniziata alle 20 di ieri, quando, dopo aver assistito all'incontro di calcio Austria-Italia, in tv, i quattrocento detenuti si sono rifiutati di rientrare nelle celle. A nulla è valsa l'opera di persuasione degli agenti di custodia: i rivoltosi, levatisi in piedi, non hanno mosso un passo: «Questo è un ammutinamento pacifico — ha detto un portavoce — non costringeteci con la forza a fare ciò che non vogliamo fare». Successivamente, mentre centinaia di agenti di p.s. e carabinieri circondavano l'edificio della prigione, i rivoltosi esponevano alle finestre degli striscioni con scritte in rosso in cui si riaffermava trattarsi di una pacifica protesta. Poi, alle ore 21,15, i detenuti consegnavano a una guardia un messaggio in cui chiedevano una visita del ministro Zagari per esporgli i loro problemi carcerari e processuali. 1 Per tutta la notte e la mattinata i quattrocento uomini sono rimasti asserragliati dentro l'edificio, rifiutandosi di rientrare nelle celle e di toccare cibo. Nelle prime ore del pomeriggio, poi, i più facinorosi hanno cominciato a scardinare cancelli, a sfondare porte e a fracassare vetri. La situazione sì è fatta drammatica. Ad un certo punto i rivoltosi sono saliti sui tetti, cominciando a lanciare tegole sulle strade presidiate dalle forze dell'ordine. La polizia ha risposto con lancio di candelotti lacrimogeni e spari in aria a scopo intimidatorio, dopodiché una cinquantina di reclusi si sono decisi a rientrare nelle celle. Tutti gli altri, invece, sono rimasti sui tetti e proseguono la loro azione di protesta continuando a urlare e a staccare tegole dall'edificio. Quattro agenti di p.s. e un carabiniere, intossicati dalle esalazioni dei candelotti, sono stati ricoverati in ospedale.

La Stampa 10 giugno 1974


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