Roma Rebbia, detenuto rompe il setto nasale a poliziotto penitenziario in forza al Gruppo operativo mobile
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EVENTI CRITICI Roma Rebbia, detenuto rompe il setto nasale a poliziotto penitenziario in forza al Gruppo operativo mobile 25/06/2018 

Aggressione nel carcere di Rebibbia dove un detenuto italiano di 36 anni, sottoposto al regime carcerario con l’Art. 41 Bis, mentre faceva rientro dall'infermeria, senza alcun apparente motivo, ha sferrato un violento pugno in viso ad un Sovrintendente di Polizia Penitenziaria presente in quel momento nel reparto G.O.M. (Gruppo Operativo Mobile), causandogli la frattura del setto nasale. E' accaduto lo scorso sabato mattina. Lo rende noto l'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). "Il detenuto già nella giornata di venerdì si era reso protagonista di aggressione nei confronti di altre due unità di Polizia Penitenziaria".

Aggressione nel carcere di Rebibbia
In particolare l'aggressione è avvenuta nel nuovo complesso della Casa Circondariale della Tiburtina. Il 36enne, dopo aver aggredito il Sovrintendente dei 'baschi azzurri' è stato poi immobilizzato dagli agenti della Penitenziaria. "Le aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria - denuncia Leo Beneduci, Segretario Generale dell'Osapp - non hanno più limiti e oltre che immotivate trovano la loro principale ragione nella sostanziale impunità di cui godono i soggetti che se ne rendono responsabili".

Detenuto al 41 bis
"In quest’ultimo episodio - prosegue Leo Beneduci - la situazione risulta ancora più grave in quanto il soggetto responsabile dell’aggressione è un detenuto sottoposto al particolare regime di sorveglianza di cui all’Art. 41 bis O.P. che presuppone, stante la pericolosità dei destinatari, particolare cura ed attenzione nella sorveglianza, atteso che di regola i rischi ne possano derivare al personale riguardano più l’esterno che l’interno delle infrastrutture penitenziarie".

Ecatombe di aggressioni
"Fermo restando, quindi che il Guardasigilli Bonafede e i nuovi vertici dell’Amministrazione Penitenziaria sono invitati ad adottare ogni più opportuna e urgente iniziativa finalizzata a far cessare quella che è attualmente per la Polizia Penitenziaria una vera e propria ecatombe di aggressioni e oltraggi interne alle carceri Italiane. Rispetto alle ripetute aggressioni da parte di un detenuto del 41 Bis a Rebibbia - conclude il Segretatio Generale dell'Osapp - - dovranno svolgersi accurati accertamenti su cause e modalità".

romatoday
 


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