Carcere di Parma senza direttore da anni, Bonafede: dipende dalle disponibilità manifestate dai dirigenti penitenziari
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MAFIA 41-BIS Carcere di Parma senza direttore da anni, Bonafede: dipende dalle disponibilità manifestate dai dirigenti penitenziari 30/05/2020 

"Il carcere di Parma è a corto di dirigenti, ma le "scarse risorse umane disponibili", non consentono allo stato l'arrivo di rinforzi.

È il quadro emerso da un'interrogazione presentata dalla Lega alla Camera, prima firmataria la deputata parmigiana Laura Cavandoli, a cui ha risposto il ministro Alfonso Bonafede.

In particolare il Carroccio si è fatto portavoce della denuncia dei sindacati della Polizia Penitenziaria ducale sul fatto che il direttore aggiunto della struttura di Parma dovrà essere impiegato in maniera continuativa nel carcere di Reggio Emilia, togliendo così con agli istituti parmensi un altro dirigente.

Infatti, nonostante nella sede siano presenti "diversi e impegnativi circuiti penitenziari tra cui il regime detentivo 41-bis", a Parma mancano da parecchi anni un direttore titolare e il vice , mentre è presente un solo dirigente provvisorio.

A regime, nella pianta organica sono invece previste quattro figure organizzative, che la Lega chiede quindi al Governo di reintegrare.

Nella risposta, il ministro contestualizza la questione nel quadro del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 84 del giugno 2015 che, spiega Bonafede, "ha dato corso al ridimensionamento delle articolazioni centrali e periferiche dell'amministrazione penitenziaria, prevedendo la riduzione degli uffici dirigenziali generali istituiti presso l'amministrazione centrale, nonche' la riduzione dei provveditorati regionali".

La carenza di organico tra i dirigenti penitenziari (in Italia sono 254, 46 in meno rispetto ai 300 previsti) "è stata segnalata all'ufficio concorsi perché necessita di urgenti soluzioni di intervento, in considerazione dei compiti e delle responsabilita' attribuite ai citati dirigenti dall'ordinamento", concorda il ministro.

Che passando dalla realtà nazionale all'istituto parmense, sottolinea: "Si evidenzia che all'esito della prima e seconda fase degli interpelli per il conferimento degli incarichi dirigenziali cosiddetti ordinari, non è stato possibile conferire i posti di funzione di direttore e vicedirettore dell'istituto di Parma, in considerazione delle disponibilità manifestate dai dirigenti penitenziari".

La reggenza della struttura penitenziaria è assicurata quindi oggi per cinque giorni a settimana, da Tazio Bianchi, vicedirettore della casa circondariale di Bologna.

"A conclusione degli interpelli in itinere - conclude Bonafede - la direzione generale del personale e delle risorse valuterà le misure organizzative tendenti a razionalizzare l'allocazione delle scarse risorse umane disponibili".

parma.repubblica.it

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