Sono stati ascoltati nei giorni scorsi, alcuni agenti della Polizia Penitenziaria di Parma ed in particolare alcuni poliziotti addetti alla vigilanza e al controllo del boss Giuseppe Gallo, trovato in possesso di tre telefoni di ultima generazione nella sua cella al 41-bis.
Saranno interrogati, semplicemente una serie di domande con l’obbiettivo di trovare prove e indizi.
Ma si scava anche tra le chat segrete, i dati la cronologia ma anche caccia aperta alle talpe, possibili infedeli servitori dello stato che avrebbero permesso ad un boss detenuto al 41 bis di essere in possesso di tre cellulare di ultima generazione.
Metropolis Torrese
Boss della camorra al 41-bis scoperto mentre telefonava in cella nel carcere di Parma