Lorenzo Cutugno, Agente di Custodia ucciso dalle Brigate Rosse l'11 aprile 1978 a Torino
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CADUTI Lorenzo Cutugno, Agente di Custodia ucciso dalle Brigate Rosse l'11 aprile 1978 a Torino 11/04/2020 

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 14 gennaio 1947. Agente di custodia dal marzo 1968, ha iniziato la carriera a Palermo, nel 1971 è stato trasferito a Torino alle “Nuove”. Aveva chiesto ed ottenuto il trasferimento in Sicilia che si sarebbe già dovuto effettuare, ma che Cutugno posticipò di qualche giorno per non lasciare i colleghi in difficoltà. L’uccisione dell’Agente fu preceduta da una serie di minacce culminate due mesi prima nel rogo della sua auto rivendicato dai Nuclei Proletari Comunisti. Lorenzo Cutugno, assassinato a 31 anni, lasciava nella disperazione la moglie Franca Sabiano e la figlioletta Daniela di soli 2 anni.

L'OMICIDIO DI LORENZO CUTUGNO

L’11 aprile 1978, alle 7,30 del mattino, uscito dal suo appartamento torinese, in zona Lungodora Napoli, l’Agente Lorenzo Cutugno entra in ascensore. Giunto al piano terra, all'apertura delle porte della cabina gli si para davanti un uomo armato, Cristoforo Piancone, che gli esplode contro l’intero caricatore della pistola. Cutugno tentò di reagire con la sua pistola e, pur già ferito, uscì sulla strada e sparò ai due terroristi in fuga riuscendo a colpire entrambi, la Ponti ferita leggermente, ma Piancone in modo più serio. Un terzo brigatista che era in copertura, Vincenzo Acella, intervenne e colpì alle spalle il poliziotto e poi gli sparò un colpo mortale alla testa, dopo che era già ferito e riverso a terra.

Cristoforo Piancone, abbandonato dai compagni in un vicino ospedale cittadino, si dichiarò successivamente prigioniero politico.

L’omicidio dell’agente Cutugno rappresentò un momento dell’attacco sferrato dalle “Brigate Rosse” nei confronti di coloro che, a vario titolo, operavano nel settore penitenziario. Seguì quello del magistrato Riccardo Palma, compiuto meno di due mesi prima, e precedette in specie quelli - di poco successivi - dei marescialli Francesco Di Cataldo e Antonio Santoro, dell’agente Giuseppe Lorusso, del magistrato Girolamo Tartaglione e dell’antropologo criminale Alfredo Paolella.

MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE ALLA MEMORIA

Nel corso di un proditorio agguato tesogli nei pressi della propria abitazione, veniva gravemente ferito agli arti inferiori da due terroristi. Nonostante la notevole perdita di sangue e pur consapevole del grave rischio che ciò comportava per la sua vita, reagiva con cosciente determinazione ferendo con la propria arma uno di essi; ciò provocava la reazione di un complice dei fuorilegge, che lo colpiva a morte. L’eroico gesto che gli costava la vita rendeva possibile la successiva cattura del terrorista ferito. Fulgido esempio di dedizione alle istituzioni, di cosciente e lucido sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere. Torino, 11 aprile 1978. Data del conferimento: 18 novembre 1978.

VITTIMA DEL DOVERE

Riconosciuto "Vittima del Dovere" dal Ministero dell'Interno ai sensi della Legge 624/1975

MEDAGLIA D'ORO DI VITTIMA AL TERRORISMO

Per gli alti valori morali espressi nell'attività prestata presso l'Amministrazione di appartenenza e per i quali fu ucciso a Torino il giorno 11 aprile 1978 a seguito di un agguato tesogli da tre terroristi delle "Brigate Rosse". Data del conferimento: 29 marzo 2010

INTITOLAZIONI

A Lorenzo Cutugno è intitolata la Casa circondariale di Torino unitamente a Giuseppe Lorusso.


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